Carla Botta: aziende protagoniste, spazio a professionisti e imprenditori, nel segno della cultura e del marketing strategico.

Con il progetto Mecenate le aziende diventano protagoniste al TeatroCarlo Gesualdo” di Avellino. “E’ un’idea di qualche anno fa, una mia idea, vincente per due anni, che ho visto crescere nel tempo: una sfida che mi sta molto a cuore perché ricalca lo spirito cinquecentesco, quando il mecenatismo era sostegno alle scienze e alle belle arti e promozione di artisti, letterati, studiosi e scienziati”, precisa Carla Botta, amministratrice di Carbot, agenzia che opera nel settore della comunicazione integrata, esperta di comunicazione, esponente del settore dal 2003. Per il Massimo di Avellino Carbot cura anche l’ufficio stampa e la gestione degli spazi pubblicitari all’interno della struttura di piazza Castello. “L’ufficio stampa è il cardine di ogni piano di comunicazione, il punto nodale dal quale partono le nostre attività. Quest’anno però abbiamo fatto un ulteriore passo avanti con la gestione diretta degli spazi pubblicitari. E’ uno degli strumenti che metteremo a disposizione anche dei nostri mecenati”.

Carla, se un’azienda decide di investire in cultura lo fa anche, e soprattutto, per un ritorno economico.

Non c’è dubbio e infatti le aziende che, ad esempio, acquistano spazi pubblicitari hanno la possibilità di raggiungere tutto il pubblico della stagione che non è, come ormai noto, solo avellinese e irpino. Per alcuni concerti ed eventi di richiamo, come possono essere quelli che vedranno come protagonisti la Mannoia e Renga, sono previste presenze significative anche dal resto della Campania e dal basso Lazio. Parliamo quindi di un bacino molto ampio al quale le aziende potranno affacciarsi.

Il progetto Mecenate è però qualcosa di ancora più ambizioso.

Assolutamente sì, perché non si limita alla sola visibilità, ma prevede una serie di attività in Teatro destinate ad avere un importante ritorno di immagine per gli imprenditori che hanno aderito e aderiranno al progetto. Parliamo di eventi, attività relazionali e promozionali, di marketing e co-marketing. Basti pensare che già il contatto, il confronto tra gli stessi mecenati può essere uno straordinario valore aggiunto, un’opportunità di creare sinergie e fare rete.

Che caratteristiche deve avere un imprenditore per diventare un mecenate del Teatro Gesualdo?

Beh, parliamo di un progetto di nicchia che guarda ad imprese e realtà esclusive, in termini di capacità innovativa e di proposta più che di numeri e fatturato. E’ una sfida ambiziosa che nasce nel segno della cultura. Il Teatro Gesualdo può e deve diventare il motore dello sviluppo socio-economico di Avellino e dell’intera provincia. Un obiettivo che vogliamo condividere con l’imprenditoria illuminata.

L’apertura del Teatro ai mecenati non nasce oggi. E’ possibile, guardando a quello che è stato realizzato in questi anni, fare un primo bilancio?

Il bilancio è assolutamente positivo. Nel corso degli anni abbiamo riscontrato grande partecipazione. L’imprenditoria locale ha sempre sostenuto le attività del Gesualdo, ed è proprio sulla base di questa sinergia virtuosa che ho deciso di alzare ulteriormente l’asticella.

In che modo?

Integrando e ampliando quanto realizzato in passato. Prima gli imprenditori beneficiavano soprattutto di una visibilità statica, oggi diventano protagonisti con eventi e iniziative di vario genere. La brochure cartacea ad esempio, anche per la diversa attenzione che c’è sulle tematiche ambientali, è stata accantonata. Il nuovo progetto punta molto sul web, i social. Ma la vera novità è lo spazio fisico di cui potranno godere le aziende in Teatro, con corner nell’ingresso e nel foyer e tanti eventi da proporre durante la stagione. Ma le sorprese non finiscono qui.

Può darci qualche altra anticipazione?

Stiamo lavorando, ad esempio, ad un evento unico che coinvolga tutti i mecenati. Ma è solo un’idea, una delle tante. Il mio invito è a non perdere l’opportunità: il Teatro ha i numeri e le potenzialità per guidare un processo di crescita legato alla cultura che metta insieme le migliori energie della provincia e non solo.

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